L’Adultera e la Grazia che costa

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L’adultera a cui Gesù disse “né io ti condanno” fu la destinataria del dono gratuito di una grazia che costava, che non veniva a buon mercato. Lei fu chiamata a lasciare il peccato di adulterio. E il perdono dell’ adultera costò la vita a Gesù.

Davvero sembrava tutto finito per lei. Sorpresa mentre commetteva un crimine capitale, il suo destino era nelle mani di una folla inferocita. Desiderosi di prendere due piccioni con una fava, scribi e farisei decisero di usarla come pedina politica, e così la trascinarono da Gesù.

La donna colta in Adulterio

Ma avevano calcolato male. Lui rispose alla loro difficile domanda con una domanda ancora più difficile. Avevano progettato di metterlo in imbarazzo. Ma fu lui ad imbarazzarli. Ridotti al silenzio, furono costretti ad ammettere l’ipocrisia della loro presunzione. Se ne andarono via lasciandola li davanti all’unico che era giusto davvero.

Ma la Giustizia non condannò. Lui perdonò.

Ora queto era diverso! In realtà questo non s’era mai visto, almeno non in questo modo. “Ecco faccio una cosa nuova! Proprio ora germoglia, non ve ne accorgete? “(V. 19 di Isaia 43, ma per favore, leggete l’intero capitolo!).

Un nuovo inizio per l’Adultera

Gesù offre a questa adultera senza nome un nuovo inizio. Lei avrebbe potuto essere Maria Maddalena, come nel film di Mel Gibson. Oppure avrebbe potuto essere chiunque. Siamo tutti colpevoli di adulterio, almeno nel senso in cui il libro di Osea usa questa parola. Dio è il coniuge che ci ha dato tutto e merita la nostra lealtà esclusiva. Dovremmo adorare il terreno su cui cammina. Ma invece l’abbiamo tradito, alla ricerca di emozioni con altri amanti che non hanno dato quello che avevano promesso. Siccome Lui è la fonte della vita stessa, rifiutare Lui significa scegliere la morte.

Sembra così facile per Gesù dire all’adultera (ed a tutti noi) “Neanch’io ti condanno.” Con queste parole, lui l’ha salvata dalla morte e le ha dato una nuova prospettiva di vita. Allora, a lei cosa è costato tutto ciò? “Và e non peccare più” è il suo programma. Deve cambiare la sua vita.
woman caught in adultery mel gibson

Grazia a buon mercato e Grazia che costa

Ma quanto costò a Lui? Tutto. Dovette non solo cambiare la sua vita, ma perderla.

Nella Passione di Cristo di Mel Gibson, una delle scene più toccanti è quella dove la madre Maria, si precipita per assistere Gesù che crolla sotto il peso della croce. In quel momento d’agonia Lui guarda verso di lei e dice: “Ecco, io faccio nuove tutte le cose” (Ap 21, 5).

Un famoso teologo tedesco ucciso dai nazisti, Dietrich Bonhoeffer, sottolinea la differenza tra “grazia a buon mercato” e ” grazia costosa”. La grazia è gratuita. E’ il dono assolutamente immeritato di perdono ed amicizia amorevole estesa da Dio in un modo che ci trasforma e fa nuovere tutte le cose. Ma tale grazia non è di poco costo. È’stata pagata dalla sofferenza del Figlio di Dio, la sofferenza che Lui abbracciò volentieri per amor nostro.

Paolo vede la Grazia come un tesoro

Paolo aveva disperatamente bisogno di questa grazia. Occupava un posto ben visibile tra i benpensanti, era un membro della folla assetata di sangue che aveva lapidato Stefano. Quando sulla via di Damasco si rese conto di chi era e quello che si meritava, vide la grazia offertagli come più preziosa dell’oro. Era una perla di grande valore. Alla luce di questo tesoro, tutto il resto gli appariva come spazzatura (lui in realtà usa una parola più volgare come “letame” in Fil 3, 8). Non si accontentò di essere uno spettatore passivo. Volle piuttosto condividere personalmente le sofferenze di Cristo e così sperimentare la potenza esaltante della sua risurrezione, l’amore che è più forte della morte. Vide il traguardo celeste davanti a lui e decise di gareggiare per l’oro.

Scattiamo o ci trasciniamo?

Quella grazia è a nostra disposizione. A questo punto la domanda è: quella grazia quanto è preziosa per noi? Quale valore le diamo? Essa ci viene offerta tutti i giorni attraverso l’Eucarestia, la Parola di Dio, e la preghiera. Siamo troppo occupati per trovarci un posto nei nostri programmi? Quanto impegno ci mettiamo per cogliere il premio? Stiamo correndo veloci, camminiamo oppure ci siamo semplicemente adagiati?

Le azioni parlano più forte delle parole. Esaminiamo il modo in cui passiamo il nostro tempo, e come spendiamo il nostro denaro e le nostre energie. Questo ci dirà cos’è che davvero apprezziamo di più.

Questo articolo presenta la storia della donna adultera a cui Gesù ha detto “né io ti condanno; vai e non peccare più “. È una riflessione sul Vangelo circa la donna colta in adulterio che appare nel lezionario della 5a domenica di Quaresima, ciclo C (Isaia 43: 16-21, Salmo 126: 1-6; Filippesi 3: 8-12, Giovanni 8: 1-11). Il perdono dell’adultera mostra la differenza tra grazia a buon prezzo e grazia costosa.

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