I CATTOLICI E LO STUDIO DELLA BIBBIA
Lo studio della Bibbia e il pregare con la Scrittura sono assolutamente necessari per i cattolici. Come diceva San Girolamo, l’ignoranza della S...
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Tutti conoscono la storia del primo dei “segni” del Signore – come Gesù ha cambiato l’acqua in vino durante la festa di nozze di Cana su richiesta di Maria, sua madre. Ma in questa storia c’è più di quanto appaia a prima vista.
L’Epifania, per la maggior parte di noi, ricorda i tre re Magi. Ma il termine Epifania significa “manifestazione” o “rivelazione” e tradizionalmente la festa dell’Epifania celebra tre eventi rivelatori, la visita dei Magi, il battesimo del Signore e la festa di nozze a Cana.
La connessione non è difficile da vedere. L’omaggio dei Magi mostra la divinità di questo re bambino che deve morire per il suo popolo. Il battesimo di Gesù nel Giordano rivela uno scorcio della vita interiore di Dio come Trinità. E la festa nuziale di Cana rivela il potere divino al lavoro in questo falegname di Nazareth. E lo fa proprio nel bel mezzo della vita di tutti i giorni, ad un ricevimento di nozze.
Il quarto vangelo chiama “segni” i miracoli del Signore. Tutti indicano la divinità di Gesù. Ma simboleggiano profondamente anche quel che il Signore è venuto a fare in questo mondo per noi. A Cana, trasforma l’acqua in vino.
Ora l’acqua è buona ma certo niente di straordinario. Non ha molto gusto. Il vino nell’antico Israele era speciale, generalmente riservato alle feste e al Sabbath. È un simbolo di gioia e l’euforia che fornisce è una grande benedizione. Si noti che il vino offerto da Gesù era ricco, saporito e di ottima qualità.
L’Antica Alleanza era cosa buona. Era bello sapere che Dio è uno che si puo’ compiacere attraverso le sole azioni. Questo è in realtà ciò che i dieci comandamenti esprimono: giustizia a Dio, che da solo merita la nostra adorazione e giustizia ad altri esseri umani che meritano tutto il nostro rispetto, visto che sono fatti a immagine di Dio. Ma questa alleanza non racconta tutta la storia – la vita interiore di Dio come Trinità, questa è presente solo in accenni ed ombre. Inoltre l’Antica Alleanza non fornisce alla il potere di osservare i comandamenti. La legge è scritta su tavolette di pietra, e la gente deve cercare di viverla attraverso la pura forza di volontà.
Gesù trasforma questa situazione. La vita religiosa ora diventa intimità con Dio, partecipando alla celebrazione eterna dell’amore tra Padre, Figlio e Spirito. E la nuova legge è scritta nei cuori dallo Spirito Santo che autorizza i cristiani a viverla. La vita umana naturale è buona. Ma la nuova vita soprannaturale portata da Cristo è più ricca e molto più saporita.
In che modo Gesù opera questa trasformazione? Attraverso il potere dello Spirito Santo, lo stesso potere che ha trasformato il caos in paradiso, una vergine nella madre del messia, e pane e vino nel corpo e sangue di Cristo.
Cristo fu unto con questo Spirito prodigioso che seguiva il suo battesimo. Condividiamo in questa unzione attraverso la Cresima. Quindi, perché pensiamo che i doni dello Spirito fossero solo per il Nuovo Testamento? O perché dovremmo pensare che siano dati solo ai più grandi santi? San Paolo in I Corinzi 12 dice che ci sono diverse opere dello Spirito, ma è lo stesso Dio che le realizza tutte in tutti. E poi, “a ciascuna persona viene data la manifestazione dello Spirito per il bene comune”.
Al Concilio Vaticano II, la Chiesa Cattolica insegnò ufficialmente che i carismi dello Spirito Santo non sono limitati all’era apostolica, ma sono un’attrezzatura essenziale per tutti i tempi e sono riversati su tutti i fedeli attraverso il battesimo e la cresima. Ciò significa che noi cattolici apparteniamo alla più grande chiesa pentecostale del mondo.
Quindi, cosa è necessario per risvegliare la potenza operante dallo Spirito che si trova in letargo nelle vite di così tanti cattolici? Tornando a Cana, mi sembra che se l’intercessione di Maria ha potuto essere un catalizzatore per il primo miracolo, potrebbe essere il catalizzatore anche per molti altri.
Questo scritto sulla trasformazione dell’acqua in vino come segno alla festa nuziale di Cana riflette sulle letture della messa della seconda domenica del tempo ordinario, ciclo C – Isaia 62: 1-5; 1 Corinzi 12: 1-11; e Giovanni 2: 1-12.
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