Domenica del Gaudete – Gioa dell’Avvento e Giovanni Battista
Giovanni Battista è spesso pensato come una figura severa e torva. Ma di fatto, potrebbe essere il santo patrono della gioia! Forse è per questo che e...
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Cominciamo i quaranta giorni di Quaresima con il ricordo di altri 40 giorni in cui il peccato fu purificato dalla faccia della terra. Ciò avvenne attraverso un’inondazione che risparmiò solo 8 persone – Noè e i suoi compagni sull’arca. Questo ci dà un suggerimento sul significato e lo scopo della Quaresima e il suo misterioso legame con il battesimo.
Nel confuso paesaggio morale di questi giorni, è piuttosto impopolare soltanto accennare al peccato, per non parlare poi di condannarlo. E’ ancora più politicamente scorretto parlare di Dio che agisce con severità contro il peccato e chi lo promuove.
Ma questo è esattamente ciò di cui parla la storia di Noè e del diluvio, come ci ricordano le Scritture della prima Domenica di Quaresima. La grande alluvione è un testamento dell’odio di Dio per il peccato ed alla sua determinazione di cancellarlo dalla faccia della terra. Egli offre ovviamente un modo per sfuggire alle acque della distruzione. Egli istruisce Noè a costruire un’arca che porti in salvo otto persone ed una coppia di tutti gli animali. Con questi, egli offre alla terra ed alla umanità un nuovo inizio. Come segno del patto di amicizia con il nuovo mondo ricreato da Dio, egli pone in cielo un arcobaleno.
Fin dall’inizio, i cristiani hanno visto in questa storia l’accenno ad un’opera di Dio ancora piu’grande che sarebbe venuta in seguito. La prima alluvione spazzò via il male dalla faccia della terra, ma non dal cuore dei passeggeri dell’Arca. Il Mar Rosso chiudendosi sul Faraone ed il suo esercito ebbe più o meno la stessa limitazione– non purificò l’anima del popolo Israelita.
Quindi era necessario un atto di salvezza ancora più grande, qualcosa di più radicale, che penetrasse la vera “radice” del male. Dio stesso entra nel nostro mondo sotto forma di uomo, e si impegna in combattimento corpo a corpo con il padre della menzogna. Prima Gesù stesso è immerso nelle acque, un segno della distruzione del peccato, anche se lui stesso non ha peccato. In seguito va nel deserto, per colpire l’istigatore del peccato
L’incontro di lotta è vinto dal Figlio.
Questa, tuttavia, non è la battaglia decisiva. Marco offre un vangelo di poche parole e non riporta quello che Luca (4; 13) ci dice: Satana lasciò Gesù in attesa di un’altra occasione. Tale possibilità venne piu’ tardi, con la mediazione di Giuda, Caifa, e Pilato. Per mezzo della croce, il segno di questa nuova alleanza, Gesù sconfisse decisamente il peccato ed il suo patrono, lasciando scendere dal suo costato trafitto un torrente che era più potente delle antiche acque attraversate da Noè e Mosè.
Mediante la fede e l’immersione in queste potenti acque del battesimo, il peccato può finalmente essere ripulito non solo dalla pelle, ma dal cuore, mettendo a morte non gli uomini, ma la vecchia umanità, separata da Dio e infettata dalla malattia della disobbedienza. La prima lettera di Pietro (3,20) ricorda qualcosa che possiamo facilmente mancare di vedere, capitò che ci fossero 8 persone nell’arca. Gesù è risorto il giorno dopo il sabato, l’”ottavo giorno.” Dio ha creato il vecchio mondo in sei giorni, si riposò il settimo, ed esegui’ la nuova creazione nell’ottavo. Per questo motivo, nella Chiesa primitiva, i battesimi di solito non si svolgevano all’interno della chiesa principale. Furono invece eretti accanto alla chiesa degli edifici più piccoli chiamati battisteri. È importante notare che essi erano generalmente ottagonali-cioe’con otto lati. Perché? Perché il battesimo significa seppellire l’uomo vecchio con Cristo e emergere dal grembo della Chiesa come una nuova creazione, condividendo la risurrezione di Cristo.
La Quaresima è un tempo collegato intimamente al battesimo. Nella Chiesa primitiva, era il periodo in cui catecumeni si preparavano con la preghiera e il digiuno al loro viaggio pasquale verso il battistero. I fedeli pregavano e digiunavano con loro. Era anche il tempo in cui coloro che avevano sporcato le vesti bianche del loro battesimo con il peccato si preparavano alla riconciliazione durante il sacro Triduo.
Ad essere onesti, tutti noi cadiamo in qualche misura in questa seconda categoria. Cerchiamo quindi di determinare – attraverso la preghiera, il digiuno, e donando – di intercedere per i catecumeni ed i candidati, e allo stesso tempo di setacciare via la tiepidezza ed il compromesso dai nostri cuori. Scuse e procrastinazione devono essere messe a morte. Ora è il tempo favorevole, ora è il giorno della salvezza!
Quando la gente pensa alla Quaresima, l’Arca di Noè di solito non è la prima cosa che viene in mente. Ma c’è una connessione essenziale – e va oltre i 40 giorni e le 40 notti.
Questo articolo sull’Arca di Noè, sulla Quaresima e sul battesimo appare come una riflessione sulle letture della prima domenica di Quaresima, ciclo liturgico B (Genesi 9: 8-15, Salmo 25, I Pietro 3: 18-22, Marco 1:12 -15).
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