Domenica del Gaudete – Gioa dell’Avvento e Giovanni Battista
Giovanni Battista è spesso pensato come una figura severa e torva. Ma di fatto, potrebbe essere il santo patrono della gioia! Forse è per questo che e...
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Le luci di Natale cominciano a vedersi in Novembre, dissolvendo una crescente oscurità. E’ solo consumismo e laicità, o in qualche modo le luci di Natale sono legate al vero significato dell’Avvento e del Natale?
Come l’autunno avanza verso l’inverno, noi abbiamo cose da fare, persone da incontrare, luoghi dove andare . Eppure, mentre facciamo i fatti nostri, notiamo che le giornate si accorciano. I maglioni escono dagli armadi, chiudiamo le finestre e accendiamo il riscaldamento.
L’Avvento è un periodo in cui ci fermiamo e ricordiamo che la luce di questo mondo è in declino in tanti modi. Che il mondo come lo conosciamo sta scomparendo.
La parola “secolare” o “laico” deriva dalla parola latina che indica questo mondo presente con le sue priorità, trovare un lavoro, pagare le bollette, trovare un compagno. Politica, economia, spettacolo, sport sono tutte realtà del mondo secolare. “Laicità” è il programma moderno che insiste sul fatto che questo è tutto quello che c’è. Una versione popolare in America, dice che nella vita ci puo’ essere di piu’, ma è del tutto una questione privata di cui non si può parlare in pubblico. Dio, i valori più alti, il cielo, sono tutti argomenti fuori dai limiti a scuola, in politica e nelle notizie dei media.
La laicità vuole che noi viviamo con l’illusione che le cose saranno sempre come sono. Ci possono essere alti e bassi dell’economia, ma essa continuera’ a canticchiare. Le elezioni possono cambiare i titolari di cariche, ma il governo continuera’ a reggersi. Questo è il modo in cui la gente pensava ai giorni di Noè. Ma poi venne il diluvio (Matteo 24:37-44).
San Paolo chiama questo atteggiamento “essere addormentati” (Romani 13:11-14). Dio forzando il suo ingresso nello spazio e nel tempo, in una mangiatoia di Betlemme, ha cambiato le cose per sempre. Il momento centrale della storia umana è venuto e andato via; adesso siamo alla fine del gioco. Le cose che oggi sembrano così reali, cosi’ definitive, subiranno una battuta d’arresto.
Per molti di noi nel mese di dicembre, la luce tetra inietta una dose di malinconia nella nostra indole. Ma poi ci ricordiamo che “le feste” stanno arrivando – c’è qualcosa da aspettare! Allora illuminiamo gli alberi e poniamo candele alle finestre per rallegrare noi stessi e per beffarci dell’oscurita’.
Per i cristiani, queste luci hanno un significato più profondo. La notte è avanzata, il giorno è vicino. Nel momento in cui le tenebre della società umana sono più profonde, la Luce del Mondo verrà.
Quindi è uno spreco di tempo studiare e lavorare? Non dovremmo forse semplicemente trascorrere le nostre giornate a pregare, leggere la Bibbia, e cercare di prevedere la data del Ritorno del Re?
San Paolo rimprovero’ bruscamente alcuni per questo approccio. Per quanto focalizzato fosse Paolo sul mondo a venire, egli si impegno’ completamente in questo. Oltre alla sua profonda vita di preghiera e di predicazione, lavoro’ con le mani fino al punto dell’esaurimento, per non essere di peso a nessuno, e per avere qualcosa da dare ai bisognosi. Egli disse che coloro che si rifiutano di lavorare non dovrebbero mangiare (2 Tessalonicesi 3:6-13). Il Concilio Vaticano II ha detto che vivere per il mondo futuro dovrebbe renderci più, non meno, impegnati a migliorare questo mondo (Gaudium et spes 37).
Inoltre, il Signore dice chiaramente che la sua seconda e definitiva venuta sarà nel momento in cui meno ce lo aspettiamo (Mat 24:44). Se Dio ha volutamente progettato che sia una sorpresa, non credo che ci sia molta speranza di riuscire ad essere piu’ furbi di Lui.
Allora, come la mettiamo con la sua venuta?
Molto semplice. Con la forza della sua grazia, facciamo in modo che quando arriva la luce non sia per noi una luce crudele. Ci sono cose nella nostra vita che preferiremmo Dio e tutti gli altri non vedessero? Allora faremmo meglio a darci da fare a sradicarle dalla nostra vita. Perché la luce rivelerà tutto.
Questo articolo su luci di Natale, Avvento, il consumimo, oscurità e laicità e’ offerto come riflessione sulle letture della prima domenica di Avvento, Anno A (Isaia 2: 1-5; Salmi 122; Romani 13:11-14; Matteo 24: 37-44).
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