Cristo Re – La Seconda Venuta in gloria

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Sembrerebbe che la seconda venuta di Cristo fosse una dottrina Protestante evangelica. Non si vedono molti Protestanti delle prime denominazioni o Cattolici prestarvi molta attenzione . Gli Evangelici, d’altra parte, intascano  milioni vendendo libri e film su questo argomento.

Ma diamo uno sguardo alla Liturgia Eucaristica Cattolica – dopo la consacrazione l’acclamazione memoriale proclama “Cristo è morto, Cristo è risorto, Cristo verrà di nuovo!”. O “quando si mangia di questo pane e si beve da questo calice, proclamiamo la Tua morte Signore .. Gesù, fino a che Tu verrai nella gloria”. Nel Padre Nostro preghiamo “venga il tuo Regno”. Se ci fosse qualsiasi ambiguità su quanto questo significa, la preghiera successiva  del sacerdote lo chiarisce: “mentre aspettiamo e lavoriamo nella gioiosa speranza della venuta del nostro Salvatore Gesù Cristo”. Inoltre il Credo di Nicea proclama la dottrina immutabile della Chiesa cattolica, “Lui verra di nuovo nella gloria, per giudicare i vivi ed i morti”.

Egli venne un tempo in umilta’ e lontano dalla gloria dei potenti, a cavallo di un asino e con in testa una corona di spine. Egli  verrà di nuovo questa volta in  gloria, pubblicamente, cavalcando le nuvole e porra’ decisamente  fine una volta per tutte  alla cultura della morte.

Tutto sembra così reale, così invincibile, il potere politico e militare di grandi nazioni e il controllo ideologico esercitato dal settore dello spettacolo e dalle notizie dei media. Ogni tanto arriva un uragano o un terremoto a ricordarci la nostra impotenza di fronte alle forze della natura, i cosiddetti “atti di Dio”. Immaginate la potenza impressionante di quella venuta, dell’atto finale di Dio. Come nota Isaia 40:15 , “le nazioni non sono altro che una goccia nel secchio, come polvere sulla bilancia.”

Dovremmo essere preoccupati? Se stiamo vivendo una vita di opposizione a Dio, sì. L’inferno trema al pensiero della Sua venuta. Le storie del diluvio e di Sodoma e Gomorra nel libro della Genesi sono  Scrittura ispirata. Esse dimostrano ciò che in definitiva succede quando il peccato impenitente, ostinato si confronta con la santa maestosità della giustizia di Dio. Egli verrà come Re, ad affrontare con decisione e violentemente il male (ricordate la pulizia del Tempio?). Egli verrà come giudice, per chiarire che cos’e’ che ha scelto ogni persona come suo destino, per chiamare tutti alla responsabilità delle loro scelte, che sono in realtà scelte eterne con conseguenze eterne.

Ma cosa succede se avete cercato di fare la Sua volontà e di essere Suoi discepoli? Allora questa venuta sarà una missione di salvataggio emozionante. Perche’ il re si presenta come giudice per alcuni e salvatore per gli altri. Per coloro che lo accolgono, ogni lacrima sarà asciugata. Essi sono di ogni tribù, lingua, popolo e nazione (Apocalisse 7: 9) e saranno introdotti in una dimensione di gioia che e’ difficile immaginare.

fathers of the church

Non è un capo militare o il sovrano di una regione. Lui è il Re universale, e nessuno è al di fuori del suo dominio. E lui non è neanche troppo debole o delicato. Mi piace il mosaico dell’abside del Santuario dell’Immacolata Concezione. La’ Cristo Re che ritorna è raffigurato con una increspatura di muscoli che farebbero sembrare Arnold Schwarzenegger un debole peso mosca. Gesù mite ed umile in questa rappresentazione appare  come qualcuno con cui di sicuro nessuno vuole avere a che fare. Il volto del mosaico ha una curiosa qualità: un lato del suo viso ha un aspetto severo destinato ai suoi nemici. Ma l’altro lato del viso, anche se forte, si fa tenero nella compassione per i suoi amici.

Preferisco annoverarmi tra i suoi amici

Questo testo sulla seconda venuta di Gesù Cristo nella gloria è offerto come riflessione in occasione della festa di Cristo Re, la 34 Domenica del Tempo Ordinario, ciclo C (2 Samuele 5: 1-3; Salmo 122; Col. 1:12 -20; e Luca 23, 35-43).

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